giovedì 14 marzo 2024

Sul comunismo

 1989-90. Cadono le barriere tra est ed ovest, fine del muro di Berlino, la rivoluzione di velluto in repubblica Ceca porta al governo Havel, lo scrittore dissidente, con elezioni libere. Fine del patto di Varsavia, che obbligava i paesi aderenti ad inviare truppe ed invadere paesi amici in pericolo di moti sovversivi, come in Ungheria nel '56, o di moti libertari come a Praga nel '68. 

Sono stato a Praga in due viaggi brevi, nel 2008 e nel 2009, in visita al VURV, centro di ricerche agrarie, e tra i conoscenti e colleghi, vi erano una giovane mamma che prestava opera di traduzione in inglese, figura necessaria quando si vuole pubblicare lavori scientifici. In una conversazione tra me e la giovane in questione, mi parla dei suoi genitori dissidenti, e delle difficoltà che avevano sostenuto durante il regime comunista. Da parte mia, sostenevo che agli occhi di noi occidentali molte cose sembravano meno dure, e che alcuni aspetti della cultura di quegli anni erano stati positivi, come i giornali illustrati per bambini, e alcune trasmissioni di cartoni animati, Vecernicek, una programma TV per ragazzi con i disegni stile Jiří Trnka. Di molti che erano scappati al''ovest per cercare fortuna in America, alcuni si erano arresi ed erano tornati in patria, dopo mille difficoltà a fare i tagliaboschi o altri lavori usuranti. C'era una atmosfera di mal sopportazione di un destino già deciso da altri, che scuola devi fare, che corsi devi frequentare, che mestiere farai da grande. Chi non desiderava fare il servizio militare, avrebbe preferito andare in miniera a Jachimov, ad estrarre uranio radiattivo. Ma per i due decenni tra il '69 e l'89, quello che appariva a noi che venivamo da fuori era una società ben strutturata, servizio sanitario perfetto, infermiere caposala precise e severe, ambulanze in funzione, paesini con tutto il necessario, campi di calcio in terra erbosa, laghetti su cui allenarsi quando ghiacciavano, alberghi con angolo bar-ristorante, sale da ballo, corsi di danza per giovani allievi di valzer e polka, e rare occasioni di viaggio, più spesso Jugoslavia, al mare, e previo rilascio del visto, anche Italia, Francia, e dintorni. L'industria vantava una lunga tradizione manifatturiera, dalle scarpe Bata alle auto Skoda, alle lampadine Tesla, al vetro per laboratorio, in borosilicato, resistente alle alte temperature. Negli anni '90, si è lasciato spazio all'iniziativa privata, che era visibile nei nuovi ristoranti e alberghi lungo le arterie di comunicazione, e nella transizione dei paesi vicini, con aziende attive nel settore macchine agricole che fornivano le trebbiatrici e i trattori alle cooperative agricole e alle aziende agricole private. Molte aziende hanno cambiato capitale sociale, assorbite da quelle tedesche, si è assistito alla invasione di marchi esteri, Unicredit per le banche, Toyota per le auto, e tutti i prodotti di stampo moderno, dai ferro da stiro a vapore, agli elettrodomestici, una corsa al consumismo. Ma per molti spiriti liberi, il sogno rimane quello di una casa tra i boschi, facendo i pendolari su e giù dalla città, portando i figli a scuola, andare al lavoro, e ritrovarsi al pomeriggio per il rientro alla "chata", la casa di campagna, fatta di legno, con stufa a legna, magari allevando animali da compagnia, porcellini d'india, e nei fine settimana girare i dintorni e fermarsi in qualche osteria in un paesino sperduto, ma di antica storia e architettura. Per molti giovani, abituati a girare per centinaia di kilometri in bicicletta, la nuova frontiera della metropoli occidentale si riassumeva nella frase: se vado in un bar a Praga, e chiedo un bicchiere d'acqua, mi rispondono: solo minerale, tonica, o succo di frutta, in bottiglia!"

Per decenni, lo stato accentratore ha garantito con i suoi piani quinquennali l'accesso scolastico gratuito alla formazione di professionisti, per poi vederli scappare ad ovest per esercitare professioni ambite, e ben pagate (come oggi i nostri medici che vanno in Francia, UK); ha pianificato le produzioni agricole, lasciando un piccolo spazio alle famiglie per produzioni orticole del fabbisogno familiare, a cui sopperivano gli anziani, poco aiutati dai figli; ha dato iniziativa agli individui  a formarsi come tuttofare, dall'aggiustarsi casa alla manutenzione auto e moto, perchè bisognava arrangiarsi, salvo poi avere difficoltà a trovare i pezzi di ricambio, e fare baratti, tipo "se mi procuri quel pezzo di ricambio ti offro dieci litri di liquore". Lo stato ha aperto negozi di merce dell'ovest, da pagare in valuta, per commerciare jeans, abbigliamento più moderno, scarpe, medicine, e ha forzato i cittadini a procurarsi la valuta (dollari) in tanti modi, dalla contrattazione per strada (vuole cambiare in corone?) a richieste ai conoscenti all'ovest (portami scarpe, jeans, te li pago bene). Come episodio spiacevole, ricordo uno scambio di lettere che è stato esaminato dalla polizia arbitrariamente, per poi farlo sapere alle nostre famiglie amiche. Nascita di sospetti e ritorsioni sociali. 

Il periodo degli anni '70 ha portato a Torino tante visite: atleti per le olimpiadi giovanili, e famiglie per le vacanze a cui abbiamo offerto ospitalità, materassini stesi a terra, registrazione di canti di gruppo e canzoni goliardiche. Una ragazza, Jana Strakova, si è rifatta viva dopo decenni, è venuta a Lecce, fa la docente a medicina negli USA, era in compagnia di un suo collega di studi dentista che lavora a Vienna, si ricordava di una nostra foto davanti ad una automobile sportiva rossa, un bene di lusso molto ambito. 

martedì 5 marzo 2024

Hashi no nai kawa - The river with no bridge

 Ero in metropolitana, quella regionale, che collega Tsuchiura a Mito ed a Kasama. Un simpatico vecchietto scambia due parole con me, che ancora non capisco quasi nulla. A gesti gli chiedo cosa va a fare in città, lui mi risponde "kaimono", a fare compere. Mi assicura che devo continuare sulla linea fino ad un paio di stazioni più avanti, dove avviene i cambio di treno per Kasama. Tra la parole che afferro o credo di afferrare, c'è "Burakumin". Il mio interesse sulla questione degli outcast, a partire dagli eta, fino al clan Heike, o house of Taira, che persero la guerra con il clan Minamoto nella battaglia di Dan-no-ura, nello stretto di Shimonoseki. Fino ai giorni nostri, quando un movimento progressista porta alla luce le discriminazioni verso i buraku-min (gente di villaggio), gli intoccabili, dedita ai lavori sporchi: macelleria, conceria, seppellimento di cadaveri, e boia. Pur essendo ancora in pratica la discriminazione di evitare i matrimoni con una famiglia di intoccabili, così come lo era per i portatori di malattie genetiche, come gli abitanti della baia di Minamata, contagiata dal mercurio, molti aspetti sociali sono migliorati, e diversi esponenti di questa casta sono diventati personaggi importanti

Uno dei libri più noti sul mondo dei burakumin (8 milioni di libri venduti in Giappone) e da cui è stato fatto un film di successo, è Il fiume senza un ponte, Hashi no nai kawa, di Sue Sumii

Il libro parla della vita di villaggio di gente simpatica ma discriminata, per fare i lavori più umili e considerati sporchi. Non avere un ponte è il simbolo della condizione di ghettizzati.

L'autrice ne fece una storia  in 7 capitoli, ma prima di morire ne stava scrivendo una ottava parte. Dopo il titolo di insegnante, va a vivere in città, a Tokyo, e lavora per la casa editrice Kodansha, che lascia dopo alcuni anni per la discriminazione contro le donne lavoratrici. Sposa Shigeru Inuta, attivista del movimento agrario proletario, che protegge i contadini e si occupa di letteratura per contadini.
Malato, lo curerà fino alla sua morte nel 1957. Dalla unione ebbero due figlie e due figli. Di lui dirà: Di tutto quello che ho dato a mio marito, lui me lo ha restituito cento volte (un pò come nello slogan in un commercial di una buona marca di cibo per cani). Nel '54 ha vinto il premio Mainichi Culture Prize. Si è spenta nel 1997, ad Ushiku, a pochi chilometri da Tsukuba (commentario su Independent, UK, ubiquitary qui). "She used her royalties from her best-selling books to build a small cinema and a lecture-discussion hall at her home in Ushiku City in Ibaraki Prefecture, where regular lectures and study groups drew hundreds of her admirers". Avrei voluto conoscerla, leggere della sua dipartita, a due passi da dove abitavo, mi è dispiaciuto, ero in sintonia con la scrittrice, per vicinanza di luogo e di spirito.



sabato 2 marzo 2024

racconto su una amica, Keiko

 Era una amica di un amico, Giampaolo. Mi aveva lasciato il suo numero di telefono, raccomandandosi di chiamarla. Per un anno ci eravamo incontrati, una o più volte al mese, ero felice di vedere qualcuno fuori dall'ambiente di lavoro, e  di vedere la metropoli con i suoi occhi, e andare a mangiare cose nuove in posti in centro, in mezzo al viavai della domenica. Finito il mio soggiorno di un anno, ci siamo scritti,  scambiati dei CD, qualche cassetta musicale. A distanza di un anno, ecco l'occasione da cogliere, un contratto ben pagato, sempre lo stesso dipartimento, ospedale, periferia ben servita dalla metropolitana. Avevo superato lo straniamento, familiarizzato con le abitudini e la cultura, con l'ambiente di lavoro. C'erano nuove ragazze nell'istituto, con alcune ci avventuravamo in discorsi più personali. "Mi puoi accompagnare fino alla bicicletta? l'ho parcheggiata davanti alla biblioteca, ma c'è un ragazzo che potrebbe stare ad aspettarmi e non voglio vederlo". oppure confidenze come "hai letto Mori Yokou? il suo libro "Beddo no monogatari" le "storie di letto", ce l'ho sul mio comodino!" Con Keiko, abbiamo ripreso a vederci, non spesso, sempre con quella titubanza: questa settimana no, facciamo la domenica succesiva". Una sera mi invitò a Suginami, periferia a ovest di Nakano, a cena a casa di sua sorella, e del compagno, un fotografo internazionale che faceva reportage sui Rohingia, il popolo perseguitato di Burma. Bella compagnia, atmosfera frizzante, piacevole. Di sè non parlava molto, solo che era speaker radiofonica part-time, e che aveva un fratello discolo, asociale. Ci siamo salutati alla stazione della metro, come Cenerentola dovevo prendere l'ultimo passaggio prima della mezzanotte. In autunno, l'ho invitata a fare una gita in auto sulla costa del pacifico, Kita-Ibaraki,  abbiamo pranzato al sacco in un bosco, poi, sulla riva del mare, quando cominciò ad alzarsi la marea, da fare impressione, lei scrisse con un bastone dei kanji sulla sabbia, love. Cominciavo ad avere anche altre amiche, alcune erano conoscenze fugaci, di qualche sera e via, altre erano frequentazioni più continue. Prima di natale, le avevo proposto di passare l'ultimo dell'anno a casa mia, con l'invito a fermarsi a dormire. Imbarazzata, declinò l'invito di passare la notte da me, forse per via del posto così fuori mano. Però, avvicinandosi il giorno di capodanno, mi disse che sarebbe venuta a trovarmi. Nel pomeriggio siamo saliti sul monte Tsukuba, a visitare il tempio, vedere il panorama e le bancarelle, e per cena ci siamo preparati dei cibi per l'occasione, gelatina di inulina (radice del loto, in polvere). Non avevo capito che si era portata il cambio ed il pigiama, per restare, così le dissi che l'accompagnavo alla stazione per il rientro in serata. Grande incomprensione, ma anche grande sua incazzatura, che mi fece scontare qualche settimana dopo tenendomi quasi un'ora al telefono per farsi le sue ragioni. Dopo qualche mese, ci siamo riappacificati. Keiko era attiva in un gruppo filantropico, che organizzò un concerto di due suonatori di bandoneon, un maestro anziano ed un artista pià giovane, in pieno centro, in un teatro vicino a Shinjuku, sulla Yasukuni-dori. Le dissi che sarei venuto, ho comprato il biglietto, sono state impegnatissime nel servizio d'ordine e come maschere accompagnando gli ospiti del pubblico ai loro posti, alla fine del concerto l'ho vista, stanca e sudata, ma felice: felice per il successo finale, ma anche per i rapporti personali con il gruppo, per la autostima, per il superamento di blocchi psicologici, che la spingevano a ricorrere a psicoterapeuti e a seminari di motivazione personale. Dopo due mesi, ho finito il lavoro e sono partito. Non ci siamo più scritti, colpa mia, mi sono tuffato nel nuovo lavoro, ma so che  una fase problematica della sua vita era finita, e che una felicità nuova la stava accompagnando.


Ryogoku, Tokyo Edo museum

mercoledì 7 febbraio 2024

welfare sanitario

 I lavori nello scantinato che volevo far diventare il mio studio proseguono, ma anche le ricerche per ritrovare i libri che sono in disordine ed alcuni sembrano spariti dalla mia vista. Ho ritrovato alcuni diari e le fotografie di una collezione di un pittore da tenere presente, Nathan Green


                                        

Ed ora una proposta per assicurare una assistenza sanitaria efficace e sul territorio. I medici scalzi.
Già negli anni '60 in Cina avevano instaurato la figura di un infermiere preparato per le prime cure mediche, da far spostare nei villaggi contadini e dare una presenza sul territorio  per le prime cure mediche. Oggi da noi c'è bisogno di nuovi presidii medici, una guardia medica/paramedica ed anche ostetrica H24, per sfoltire gli assembramenti nei pronto soccorso e nei triage, che procrastinano di diverse ore la prima visita semeiotica del/della paziente.
Quello che a volte fanno già i paramedici delle ambulanze che decidono sul momento se portare o no un malato in ospedale, dopo aver preso la tensione di ossigeno, stilato una scheda anamnestica (linee di febbre, decorso, malattie del soggetto). Una volta arrivati al pronto soccorso, si porà procedere con le analisi del sangue, le radiografie del caso, elettrocardiogramma, e la sistemazione in reparto. Riducendo le interminabili ore di attesa. Ed evitando il decesso durante il trasporto, causato da una crisi respiratoria causata da allergie, reazioni istaminiche, asma, risolvibili con una iniezione di cortisone. 

domenica 14 gennaio 2024

Anniversari, corsi e ricorsi

 Questo dicembre ho compiuto 70 anni, inizio di un nuovo periodo, ogni 7 anni dicono avvenga una nuova svolta nella vita. Ma, sempre a fine 2023, abbiamo festeggiato le nozze di rubino, 40 anni dal nostro viaggio di nozze a Roma e Firenze, dopo la Epifania siamo tornati a casa, treno intercity pieno già da Bologna.

Inoltre, a fine 1993 rientravo a Verona per ritirare il Certificato di eliggibilità, per ottenere il visto di soggiorno in Giappone. Sarei ripartito a metà gennaio, causa raffreddamento. Quindi sono 30 anni dal periodo che mi ha stravolto la vita e offerta una svolta professionale da biotecnologo aggiornato nelle più recenti metodiche di clonaggio e PCR.  Dopo i 2 anni di lavoro a contratto 96-97 all'università di Tsukuba, sono rientrato a Lecce, e ho atteso l'opportunità di una borsa dal CNR, ex-assegno 36, su progetto, nel 7/1999. Conclusasi con la vincità del concorso a dicembre 2001, fino alla pensione a fine 2020. Mi hanno saldato 30 mesi di contratto con il TFR, poi la carriera è stata unificata, per cui ho lavorato per il CNR 21 anni e 6 mesi. Sono richiesti 20 anni di contributi, per ricevere la pensione di anzianità. 

Tsukuba-san, monte Tsukuba, Seminario Oji, 1992. In alto a destra, il prof. Libonati, direttore del laboratorio di biochimica, dove svolgevo il dottorato, e il mio prof, Hisanori Suzuki, che mi ha introdotto al mio mentore in Giappone, il Prof. Miwa, quinto da destra in alto. Fila di mezzo, a destra, il Prof. Alessandor Weisz, università di Napoli. Nel 1996 ci siamo rivisti a Kashiwa, National Cancer Center hospital, NCCRI-East, e qui ha inviato il suo ricercatore Lello Addeo, con cui ho legato molto. Abbiamo anche fatto amicizia con Piero Carninci, oggi direttore del centro di Genomica del Riken, e del nuovo laboratorio di Milano Expò, Human Technopole.


mercoledì 10 gennaio 2024

il ponte sullo stretto, pro e contro

 E' meglio il ponte o una galleria? dipende, dalle condizioni climatiche, atmosferiche, e di sicurezza.

lo stretto di Sicilia è lungo circa 33 chilometri, la larghezza minima è di poco più di 3,1 chilometri, quella massima 16 chilometri

si farà mai? e sarà conveniente per gli utilizzatori? ci sarà  un miglioramento dei trasporti, della velocità degli spostamenti? confrontiamo cosa è stato fatto in altre parti del mondo, come in Giappone.

soluzione a campata unica di lunghezza 3.300 m.



"Nel libro “The Messina Strait Bridge” vengono citati studi relativi a 10 ponti di cui 5 prevedevano la realizzazione di piloni in mare. In particolare, 6 di tali ponti erano previsti in corrispondenza della “Sella dello Stretto”, dove la profondità del mare non supera i 150 metri per una larghezza superiore a circa 2 km con profondità massima al centro di circa 110 metri, e 4 erano stati ipotizzati più a nord della Sella dove la profondità del mare raggiunge valori compresi tra i 150 e i 200 m. I ponti ipotizzati erano suddivisibili in un gruppo a due campate (Tab.3) e un gruppo a una campata (Tab.4). Tutte le soluzioni garantivano gli spazi minimi di navigabilità nel rispetto delle normative internazionali (Fig. 3). Alcune soluzioni prevedevano un pilone in mezzo allo Stretto (A, B, B1, B2, D), con possibili interferenze con la navigazione a causa dei particolari movimenti delle correnti marine, altri avevano piloni relativamente vicini alle rive (B3, B4, E, F). La soluzione G (Final Alignment) non aveva piloni in mare." Da: http://www.siciliaintreno.org/


  1. A nord Punta Pezzo (RC) – Ganzirri (ME), Sella dello stretto;
  2. A sud Concessa (RC) – Zona Falcata (ME)

Le giustificazioni della scelta tra un ponte ed una galleria sono di natura varia: zona sismica (Messina, e Giappone, condividono il problema); condizioni atmosferiche (i ponti possono oscillare per venti tra 67 e 160 km/h); condizioni economiche, le congiunture e le crisi possono incidere sulla scelta del mezzo di trasporto. Nella pianificazione della galleria Seikan, tra Hakodate e l'isola di Hokkaido, le previsioni degli spostamenti di persone e merci erano promettenti, ma dopo pochi anni lo sviluppo del traffico aereo fece propendere per il trasferimento aereo, molto più veloce. l'infrastruttura venne inaugurata il 13 marzo 1988, con un costo totale di 538,4 miliardi di yen (3,6 miliardi di dollari).
Oggi, in previsione del completamento dello Shinkansen dell'Hokkaido nel 2030, sarà fattibile spostarsi in tempi simili per aereo e per treno (360 km/h).
Il costo totale di costruzione della tratta Shin-Aomori e Shin-Hakodate Hokuto, è stato stimato in 467 miliardi di yen (quotazione di april 2004), mente il costo dell'intera tratta futura fino a Sapporo è stimata, al 2006, in Shin-Aomori - costi di costruzione Nuova Hakodate tra il North Star 2003 (2003) 4.670 miliardi di yen prezzo aprile. Un'altra novità Aomori - costi di costruzione totali nell'anno fiscale 2006 tra Sapporo stimato in 1,5 trilioni di yen (circa 11 miliardi di euro per tutto il tratto ferroviario).
Lo stretto di Tsugaru è lungo, sbattuto dai venti, e dalla neve in inverno, ed è zona altamente sismica. La galleria Seikan  è un tunnel ferroviario giapponese lungo 53,85 km, di cui 23,3 km del tracciato sotto il livello del mare. È la galleria sottomarina più lunga al mondo, sebbene il tunnel della Manica abbia un tracciato sottomarino più lungo (39 km contro i 23 km del Seikan).
I ponti sospesi a campata unica più lunghi, dal sito
 lunghezza campata unica di 2 km, con anno inizio


anche sul sito 

Akashi Kaikyō, unisce la città di Kobe all'isola di Awaji:  Ponte dello stretto di Akashi. È, con i suoi 3911 metri,con una campata unica di 1991 mt, il secondo ponte più lungo del mondo. E' stato inaugurato il 5 aprile 1998. Il ponte è attraversato da circa 23mila auto ogni giorno e il costo per attraversato è di circa 18 euro.  

I due cavi sospesi che sorreggono le campate sono composti da 290 trefoli ciascuno e la teleferica che li ha installati ha dovuto fare 290 viaggi per ogni cavo, dopo che il primo trefolo era stato tirato in opera grazie a un cavo in kevlar posato da un elicottero da una sponda all'altra. Poiché il problema principale di questi tiranti d'acciaio è la corrosione, ognuno dei due cavi è sottoposto a un getto d'aria 24 ore su 24 per evitare la condensa dell'umidità

Costi: 3,6 miliardi di dollari  ed è previsto che sia ripagato dal pedaggio. 

Il ponte è attraversato da 23.000 vetture al giorno alla data del postamento delle info sul sito wiki, nel 2009. Nel 1989 furono poggiati sul fondale marino, ad una profondità uno di 57 m e l'altro di 60 metri, due cassoni cilindrici del diametro rispettivamente di 78 metri l'altro di 80 metri, muniti di una doppia parete, che dovevano costituire la fondazione delle due torri. I cilindri furono calati su un letto di posa del fondale marino in cui era stato dapprima scavato un anello e completato con del vespaio atto a far sì che durante la fase di appoggio dei due manufatti non vi fossero gravi slittamenti dovuti alla viscosità del fondale stesso. La messa in opera fu eseguita alla perfezione con un margine di errore di soli 2 cm. In seguito, i cassoni cavi furono riempiti con uno speciale cemento resistente all'acqua e alla sommità di essi fu realizzata la piastra di ancoraggio su cui poi furono posizionate le torri, realizzate in cantiere

Data l'enorme dimensione del ponte, risulta che l'80% della sua capacità portante è impegnata a reggere il peso proprio dell'opera e solo il restante 20% è destinato a sostenere il traffico stradale. Il progetto iniziale prevedeva anche il traffico ferroviario che, in una fase successiva, fu soppresso per ragioni non note.


Ed in Italia? dal sito

cantieri nell’estate 2024

Il ministro delle Infrastrutture ha annunciato che il bando per il ponte sullo Stretto sarà pronto tra un mese. «Sono previsti 3666 metri di lunghezza complessiva, 399 metri di altezza dei pilastri, 60,4 metri di larghezza»

E' previsa l'apertura nel 2032, insieme ad un piano di investimenti di 50 miliardi per infrastrutture ferroviarie e viabilità nei prossimi anni, oltre ai 30 miliardi messi in progetto dal PNRR nelle due regioni in oggetto.

La questione che rimane è: quanto costerà il pedaggio automobilisico? ed i costi ferroviari. E se sarà sicuro, in termini di sicurezza terroristica, sismica ed atmosferica (venti, clima). E ci saranno i treni frecciarossa per garantire una riduzione dei tempi di percorrenza? Quanto tempo ci vorrà per arrivare a Roma? Cosa faranno le compagnie aeree low cost per essere competitive?


mercoledì 27 dicembre 2023

COP28 e misure drastiche per fermare il cambiamento climatico

 Anche quest'anno i rappresentanti dei paesi che aderiscono alla  Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici si sono riuniti, partorendo un minuscolo, timido topolino. Da una parte riunendosi a Dubai, un paese dell'OPEC al centro della produzione di petrolio, non si poteva sperare molto. Dall'altra, ogni rappresenanza è arrivata a Dubai sul proprio aereo, contribuendo ad un traffico aereo e ad un consumo di carburante inutile.

E' vero, anche io ho avuto le mie debolezze. In un post di due anni fa, ho scritto che le energie rinnovabili possono puntare su nuovi carburanti, sulla bioenergia prodotta da biomasse, ed anche nel post sulle energie nucleari ho fatto riferimenti che collegavano le energie verdi a queste biomasse, da scarti o da coltivazioni. 


E' tutto sbagliato! iIlusorio, semplicistico! fuorviante!

Tutti i combustibili, e le combustioni, che portano alla produzione di CO2, sono da punire, tassare, con sovraprezzo in stile da economia protezionistica (nulla di nuovo, lo facevano in Giappone per sovvenzionare i coltivatori di riso, lo abbiamo fatto in Europa per fermare l'ondata di importazioni di auto giapponesi, lo ha fatto Trump con i prodotti cinesi ed anche europei). Un sovraprezzo non solo per disincentivare il consumo di carbone, benzina, diesel, metano, propano, ossido di carbonio (usato negli USA come gas da cucina) ma per sovvenzionare la produzione di energie verdi (che non aumentano la CO2): idrogeno da acqua (verde), energie del mare e del vento, energie nucleari. Ed anche i consumatori, che invece di pagare pochi spiccioli per un litro di carburante, si troverebbero ad avere quasi gratis l'idrogeno verde (che al consumatore oggi viene a costare 16 euro al litro), penso all'ILVA di Taranto, eda tutte le grandi indusrie che inquinano). Chi usa biomasse come la legna, a kilometro zero, ha diritto ad un prezzo più equo, se non incide il suo trasporto a distanza. Ogni termovalorizzatore che distrugge il solido a kilometro zero va favorito.

La seconda operazione di polizia planetaria è quella di punire economicamente l'uso di armi: ogni bomba, ogni scoppio di impianti che bruciano, mandano in fumo gas, metanodotti, buncker di stoccaggio di petrolio o gas, va sanzionato bloccando le risorse finanziarie del paese colpevole. Di qualsiasi paese o parte.

E infine, sarei molto felice di vedere una bomba atomica  cancellare Israele o almeno la destra estremista  (non voglio aspettare secoli, o che completino la pulizia etnica dei palestinesi. Gesù, ehi palestina, non vedi non senti non fai nulla? fai un miracolo, fai volare un uccellino di creta, che vedano e credano ancora, e si ravvedano)

E una penale a tutte le industrie che vendono armi ed esplosivi, le voglio vedere fallire.


Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001